Los bericht bekijken
Oud 10 juli 2020, 21:46   #74
Micele
Secretaris-Generaal VN
 
Micele's schermafbeelding
 
Geregistreerd: 18 mei 2005
Locatie: Limburg
Berichten: 50.336
Standaard

Terug naar draadstarter.

De Italianen hebben zelf een paper erover gemaakt.

http://www.simaonlus.it/wpsima/wp-co...opolazione.pdf

1 POSITION PAPER

Relazione circa l’effetto dell’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione di virus nella popolazione

Leonardo Setti - Universit?* di Bologna
Fabrizio Passarini - Universit?* di Bologna
Gianluigi de Gennaro - Universit?* di Bari
Alessia Di Gilio - Universit?* di Bari
Jolanda Palmisani - Universit?* di Bari
Paolo Buono - Universit?* di Bari
Gianna Fornari - Universit?* di Bari
Maria Grazia Perrone- Universit?* di Milano
Andrea Piazzalunga - Esperto Milano
Pierluigi Barbieri - Universit?* di Trieste
Emanuele Rizzo - Societ?* Italiana Medicina Ambientale
Alessandro Miani - Societ?* Italiana Medicina Ambientale

ELEMENTI DI CONOSCENZA SCIENTIFICA

Riguardo agli studi sulla diffusione dei virus nella popolazione vi è una solida letteratura scientifica che correla l’incidenza dei casi di infezione virale con le concentrazioni di particolato atmosferico (es. PM10 e PM2,5) (1, 2).

È noto che il particolato atmosferico funziona da carrier, ovvero da vettore di trasporto, per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus. I virus si “attaccano” (con un processo di coagulazione) al particolato atmosferico, costituito da particelle solide e/o liquide in grado di rimanere in atmosfera anche per ore, giorni o settimane, e che possono diffondere ed essere trasportate anche per lunghe distanze.

Il particolato atmosferico, oltre ad essere un carrier, costituisce un substrato che può permettere al virus di rimanere nell’aria in condizioni vitali per un certo tempo, nell’ordine di ore o giorni. Il tasso di inattivazione dei virus nel particolato atmosferico dipende dalle condizioni ambientali: mentre un aumento delle temperature e di radiazione solare influisce positivamente sulla velocit?* di inattivazione del virus, un’umidit?* relativa elevata può favorire un più elevato tasso diffusione del virus cioè di virulenza (3).
Nel caso di precedenti casi di contagi virali, le ricerche scientifiche hanno evidenziato alcune caratteristiche della diffusione dei virus in relazione alle concentrazioni di particolato atmosferico.

Di seguito alcuni risultati e conclusioni:

- (2010) l’influenza aviaria può essere veicolata per lunghe distanze attraverso tempeste asiatiche di polveri che trasportano il virus. I ricercatori hanno dimostrato che vi è una correlazione di tipo esponenziale tra le quantit?* di casi di infezione (Overall Cumulative Relative Risk RR) e le concentrazioni di PM10 e PM2.5 (?g m-3) (4)

....

::::::

via (Duitse uitleg):
https://www.air-q.com/blog/coronavir...in-norditalien

Laatst gewijzigd door Micele : 10 juli 2020 om 21:51.
Micele is offline   Met citaat antwoorden